La salita al Sass Rigais non è solo una semplice ferrata, ma una magnifica salita ad un Tremila delle Dolomiti.
Il nome Sass Rigais deriva probabilmente dalle parole ladine “sas” (roccia) e “reguz” (crepaccio verticale).
1° giorno - Da Santa Cristina in Val Gardena si sale lungo la Strada Plesdinaz in direzione Praplan fino all'area di parcheggio libero Cristauta. Da qui si imbocca la stradina sterrata in salita che di li a poco incrocia il sentiero n. 4.
Si sale a dx lungo i pascoli costeggiando la strada di accesso all'Alpe di Seceda. Il sentiero, denominato Troi dla Schirlates, ben presto si stacca dalla sterrata inoltrandosi nel Bosch de Freines ad un livello più basso.
Terminato il troi, si giunge al bivio con Baita Gamsblut. Si continua sul sentiero 4 sino alla stazione a monte dell'impianto di risalita del Col Raiser. Da qui si segue il sentiero nr. 4 fino al Rifugio Firenze.
Si potrà fare un'alternativo percorso, con 200/300 metri in più di dislivello, ed arrivare alla base del Fermeda e dopo al balcone panoramico Dolomiti Unesco del Monte Mastlè, o solo al balcone panoramico. Poi al Rifugio Firenze.
2° giorno - Dal Rifugio si segue il sentiero con segnavia 13 che sale verso Nord (a sinistra) rimontando i pendii erbosi dell’Alpe di Cisles in direzione della conca del Plan Ciantier m. 2290, posto ai piedi del versante Sud del Sass Rigais.
Si traversa l’ampio pianoro raggiungendo un ripiano detritico dove si incrocia un bivio, qui si trascura il sentiero che prosegue a destra verso la Forcella del Munt de l’Ega e ci si inoltra a sinistra, aggirando le rocce che sbarrano la parte iniziale della Val Salieres, con una serie di serpentine, raggiungendo la parte alta del vallone. Si risale quindi l’ampio ghiaione, percorso da una traccia di sentiero segnalato, tenendosi sul lato sinistro del vallone, fino a raggiungere con evidente percorso la Forcella Salieres m. 2696. Dalla Forcella si sale verso sinistra su ripido sentierino che porta all’inizio della via ferrata. Seguendo i cavi metallici si risale un risalto roccioso fino a raggiungere una piccola forcella. Poi si sale direttamente una paretina (cavo metallico, gradini e pioli infissi nella roccia), alla quale segue un canale roccioso alto circa 150 metri di roccia solida (cavi metallici continui). Usciti dal canale ha inizio la cresta Est, che si risale (tracce di sentiero e saltini rocciosi) in vista del risalto roccioso finale sotto la vetta, che si supera con l’ausilio delle corde fisse, poi si segue un tratto più aereo della crestina che porta ad un pendio detritico esposto e da salire con attenzione, fino a sbucare davanti alla grande croce metallica della cima. Il paesaggio è mozzafiato, verso sud vediamo davanti a noi il Sassolungo, Sassopiatto, verso Sud/Ovest la maestosa parete Nord della Marmolada, Punta Rocca, Piz Boè, Monte Civetta, verso Est Sud/Est le Tofane, l'Antelao.
Dalla cima ci si dirige verso l’evidente cresta Sud dove ha inizio la via di discesa. Qui inizia la via ferrata. La cresta si presenta inizialmente abbastanza affilata, incontrano alcuni salti di roccia attrezzati con il cavo metallico che dopo pochi metri lasciano il posto ad una ripida traccia di sentiero. Al termine della traccia, si riprendono nuovamente alcune facili roccette. Si perde rapidamente quota per circa 30 minuti, quando termina il tratto attrezzato, si prosegue su traccia di ripido sentiero. Più in basso si ritrovano passaggi attrezzati ed alcuni caratteristici ponticelli costituiti da assi di legno. Un tratto di pietrame ripido porta all’uscita della gola attrezzata, dove sbuca anche il canale di ghiaie che scende dalla Forcella de Mesdì. Non rimane che seguire il sentiero che raggiunge agevolmente il fondo del canale e nuovamente la conca pianeggiante del Plan Ciantier. Da qu ritorniamo al Rifugio Firenze, al Col Raiser e dopo al parcheggio di Cristauta.
Difficoltà: EEA
Quota max: 3025 m
Dislivello: 1° giorno 600/800 m - 2° 1000 m
Ritrovo a Este ore 5:50 - Partenza ore 6:00, parcheggio di via Corradini
Arrivo previsto a Santa Cristina Val Gardena ore 9:30/10:00, parcheggio Cristauta non molto capiente, da dove imboccheremo il sentiero degli scoiattoli (Troi dla Schirlates).
Materiali obbligatori: set da ferrata omologato e imbrago, caschetto, sacco lenzuolo, ciabatte (forse il rifugio non le fornisce), asciugamano, scarpe o scarponi adatti, k-way in caso di pioggia, indumenti per il freddo, tessera Cai (soci).
Consigliati: guanti da ferrata, bastoncini telescopici, occhiali da sole, crema solare, indumenti di ricambio e per l'igiene personale, cibi energetici (barrette/merendine/frutta o frutta secca) o tutto quello che gradite per tirarvi su.
Informazioni sul Rifugio Firenze le trovate qui
Traccie percorso: 1 day - 2 day
Organizzatore Elio Antoniazzi 334 2203016 e Marcello Idolazzi 329 3275596
Video Elio
Video Aurora
Album Fotografico in costruzione